Rinascere, ripartire dopo il Covid.

“Rinascere” dopo il coronavirus

Energia, socialità e progettualità. Sono queste le parole che ci aiutano a ripartire dopo il Coronavirus.

La ripartenza, però, non è un semplice ritorno alla normalità perché il Covid-19 ha trasformato radicalmente i comportamenti delle persone, le norme culturali, i valori sociali ed economici che fino a poco tempo fa consideravamo dei pilastri indistruttibili, con alcune conseguenze a livello psicologico.

Un recente studio ha analizzato l’impatto della quarantena attraverso l’uso di tre database differenti (Brooks S. K. et al., 2020) ed è emerso che gli effetti psicologici sono stati fortemente negativi: sintomi di stress post-tramautico, confusione e rabbia, frustrazione e noia. L’aspetto più sorprendente è stato che alcuni di questi effetti si rivelano dopo mesi, e si ipotizza che possano riemergere anche dopo anni.

Reinventarsi

L’incertezza che ha dominato e continua a dominare questo periodo porta, dunque, ognuno di noi alla necessità di reinventarsi e richiede alle organizzazioni di farlo mettendo al centro il benessere delle persone.

Fiducia, empatia, sostegno e supporto ai propri dipendenti sono gli ingredienti essenziali per realizzare questa  “rinascita”.

La difficoltà più grande è soprattutto quella di prendere consapevolezza, liberandosi dalle emozioni negative che ci hanno bloccato in questo periodo: paura della malattia da un lato, allarmismo e confusione sociale dall’altro.

Emozioni che ci hanno spento e isolato nelle nostre case, allontanandoci dalla socialità e dalla nostra vita frenetica e disordinata. Condividere e comunicare apertamente il dolore e la preoccupazione è un passaggio fondamentale per allontanare le sensazioni negative che abbiamo vissuto.

Ripartire

Ripartire richiede,  una nuova energia. Bisogna avere il coraggio di cambiare, di lanciarsi in nuove sfide.

Il coronavirus è stato un evento catastrofico per la società e per l’economia, riguardarlo con occhi nuovi per prendere coscienza di come possiamo ristrutturare in positivo questa esperienza è fondamentale per ripartire e poter cogliere nuove opportunità riaprendoci al mondo.

Ripartire significa anche recuperare la socialità.  La tecnologia, che ci ha consentito di sopravvivere in questo periodo di lockdown, ha filtrato i momenti di socialità e di collaborazione. Ma se è vero che, come affermava Aristotele , “l’uomo è un animale sociale”, il desiderio istintivo di vedersi, trovarsi e tornare a comunicare dal vivo rimane fondamentale per la nostra esistenza.

Nella vita come nel lavoro abbiamo bisogno di tornare ad una normale interazione sociale, di “ri-accogliere” gli altri nella propria vita professionale, di creare relazioni di supporto e reti di relazioni durature.

La ripartenza richiede, infine, progettualità. Definire gli obiettivi, le risorse e superare i nostri blocchi deve essere un buon punto di partenza per rilanciarsi nel futuro. Vuol dire guardare al domani con ottimismo, per riaccendere la speranza e vedere ciò che ancora, accecati dal virus, non riusciamo a mettere a fuoco.

Aver consapevolezza, energia, resilienza, riaccendere la socialità e progettare il proprio futuro ci permetterà di riaffermare noi stessi, di trovare il benessere e, finalmente, di rinascere ora, in un mondo completamente nuovo.

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Sara Cazzato

Psicologa per le organizzazioni

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