Headhunters e società di selezione - Tutto sul management

Come cercare lavoro

Quando si parla di come cercare lavoro, è necessario innanzitutto chiarire la differenza tra società di ricerca e selezione del personale e headhunters.

Le prime solitamente ricercano persone per posizioni intermedie, come ad esempio quadri e dirigenti, usando sistemi più industrializzati, tra i quali sempre più spesso ricerche sul web.

I secondi, solitamente, ricercano persone per posizioni molto alte, come ad esempio top manager di grandi aziende.

Headunters

Più che di imprese si parla di persone. Si tratta spesso di soci di imprese affermate in campo internazionale che si muovono su mandato di un cliente svolgendo personalmente ricerche ad hoc.

Serve a poco inviargli il proprio CV: cercano in modo autonomo, quasi sempre valutando i profili di persone che occupano già posizioni simili. Spesso seguono i candidati lungo tutto l’arco della loro carriera, quasi fossero dei “procuratori” di talenti.

Negli Stati Uniti sono periodicamente pubblicati i 100 headhunters più influenti. Di seguito un breve elenco di alcune fra le principali società di headhunting a livello globale (in ordine alfabetico):

  • Boyden Global Executive Search
  • CT Partners
  • DHR International
  • Egon Zehnder International
  • Glasford International
  • Heidrick & Struggles
  • Hunting Heads
  • IIC Partners
  • Korn/Ferry International
  • Odgers Berndtson
  • Russell Reynolds Associates
  • Signium International
  • Spencer Stuart
  • Stanton Chase International
  • SVS Executive Search

Oltre alle società nominate, esistono numerosi siti dove si possono trovare elenchi dei cacciatori di teste. Uno per tutti a livello internazionale www.allheadhunters.com

LinkedIn un nuovo attore nel mondo della selezione

Si discute molto sul ruolo e l’importanza di LinkedIn. Questo portale internazionale ha un duplice utilizzo: da un lato permette agli individui di ricercare opportunità di lavoro, dall’altro rappresenta per le imprese uno strumento di employer branding e di scouting per la ricerca e selezione di talenti.

In effetti tra gli utenti più presenti e attivi sulla piattaforma ci sono i professionisti della funzione HR.

Pertanto bisogna esserci. Ma, se decidete di entrare, dovete farlo nel modo giusto:

 

  • Non mentite nel vostro profilo.
  • Personalizzate il vostro cv, anche modificando l’url del vostro profilo (molto meglio https://www.linkedin.com/in/stefanopivi piuttosto che un profilo lunghissimo con codici indecifrabili).
  • In Italia, chissà perché, gli endorsement sulle competenze non sono presi in considerazione da parte dei selezionatori, forse perché valgono di più le raccomandazioni? Quindi non perdete tempo a sollecitare i vostri contatti per ottenere conferme delle vostre competenze: non ci crede nessuno.
  • Fate crescere la vostra rete, aggregando persone che conoscete o che vi interessa conoscere, utilizzando la logica dei gradi di separazione: fatevi presentare dai vostri contatti ad altre persone con cui volete entrare in contatto. Farlo è molto semplice: LinkedIn mette a disposizione strumenti molto efficaci per importare ed esportare i vostri database contatti.
  • Partecipate ai gruppi. Innanzitutto a gruppi quali quello degli alumni della vostra università o master, a quelli delle associazioni di cui siete membri e ad alcuni gruppi di interesse professionale (senza esagerare). Ad esempio, il gruppo LinkedIn HR può essere interessante per chi si occupa di temi legati alle risorse umane, ma anche per chi è alla ricerca di una nuova occupazione a livello internazionale.
  • Non postate qualsiasi stupidata e commentate solo quando pensate che la vostra opinione possa aggiungere valore alla discussione (non fate come quelle persone che continuano a perseguitarvi con inutili commenti).
  • Ricordatevi che LinkedIn è un social network professionale: la foto deve essere sobria e aggiornata. Il rischio altrimenti è quello di avere numerose richieste di socializzazione ma i motivi potrebbero non essere professionali…

In conclusione: utile sì, ma non certo l’unico sistema e nemmeno il più efficace per gestire in modo pianificato la vostra carriera.