Parole Digitali

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La trasformazione della comunicazione interpersonale

Risale al 1992 la prima ricerca significativa che ha contribuito a comprendere le interazioni interpersonali in ambienti digitali. In quell’anno, Joseph Walther, Presidente e Direttore del Centro per la Tecnologia dell’Informazione presso l’Università della California Santa Barbara, ha sviluppato la teoria della Social Information Processing (SIP), che esamina come le persone formano relazioni e comunicano attraverso i media digitali, come, ad esempio, le e-mail e le chat online.

Dal 1992 ad oggi, le ricerche hanno affinato questo nuovo paradigma di comunicazione, imponendo nuove modalità di interazione e relazione tra le persone.

Conoscerne i tratti caratteristici è essenziale per le aziende che mirano a ottimizzare i propri processi di comunicazione verso l’interno e verso l’eterno.

Italiano digitato

Comprendere le “regole” della comunicazione digitale non può prescindere dalla messa a fuoco del linguaggio utilizzato.

Un aspetto peculiare della comunicazione digitale è, infatti, l’utilizzo dell’italiano digitato, termine coniato dal noto scrittore e linguista Umberto Eco.

Umberto Eco ha parlato dell’italiano digitato in diverse occasioni, ma un riferimento significativo può essere trovato nel suo saggio “Il mondo della rete: strumenti per vivere con Internet” del 1996.

In questo contesto, Eco analizza l’impatto di Internet sulla comunicazione e sul linguaggio, evidenziando come la digitalizzazione stia trasformando il modo in cui scriviamo e comunichiamo.

Questo neologismo riflette la capacità di innovare il linguaggio per affrontare le nuove realtà tecnologiche e culturali.

L’italiano digitato comprende caratteristiche specifiche della comunicazione online, manifestandosi principalmente nella comunicazione informale, dove la velocità e la brevità sono spesso privilegiati rispetto alla correttezza grammaticale e alla formalità.

Peculiarità della comunicazione digitale

La comunicazione digitale offre un’immediatezza e un’accessibilità senza precedenti. Strumenti come e-mail, messaggistica istantanea, videoconferenze e social media permettono di comunicare in tempo reale con chiunque e ovunque.

Tuttavia, questa rapidità può portare a risposte impulsive o poco ponderate, aumentando il rischio di malintesi o decisioni affrettate.

Ad esempio, la comunicazione basata su testo, come e-mail e chat, è mancante dei segnali non verbali essenziali per la corretta codifica del contenuto.

Un’e-mail, infatti, può essere interpretata in modi diversi a seconda del tono percepito dal lettore, che può differire dall’intento dell’autore.

La comunicazione non verbale, inoltre, non solo gioca un ruolo centrale nella trasmissione delle intenzioni ma anche delle emozioni. La comunicazione basata su testo, infatti, non permette una comprensione completa delle dinamiche interpersonali e delle reazioni emotive.

Il potere del “gazing”

Nelle videochiamate la mancanza di comunicazione non verbale è, ovviamente, parzialmente bypassato.

In questo contesto, infatti, il “gazing” (ovvero, il guardare fisso) gioca un ruolo significativo. Nelle videochiamate, mantenere il contatto visivo virtuale può aiutare a creare una connessione più forte tra i partecipanti. Guardare direttamente nella telecamera può dare l’impressione di guardare negli occhi l’interlocutore, aumentando il senso di presenza e coinvolgimento.

Il gazing è un indicatore importante di attenzione e interesse. Guardare il volto dell’interlocutore o la telecamera può far sentire l’altra persona ascoltata e considerata, mentre distogliere lo sguardo frequentemente può essere interpretato come disinteresse o distrazione. Inoltre, il gazing può aiutare a gestire i turni di parola e influenzare la percezione che gli altri hanno di noi, rendendoci più sicuri, affidabili e competenti.

Un’ulteriore caratteristica distintiva della comunicazione digitale è la sua flessibilità temporale. Essa consente di comunicare in qualsiasi momento, sia durante che al di fuori dei tradizionali orari di lavoro, favorendo così la collaborazione asincrona tra i membri di un team. Tuttavia, questa flessibilità comporta il rischio di una pericolosa sovrapposizione tra la sfera lavorativa e quella privata.

Questo fenomeno, spesso malvissuto dai più, può compromettere l’equilibrio tra lavoro e vita personale. Invece, quindi, di sfruttare appieno il potenziale della comunicazione digitale come strumento di relazione e condivisione, si rischia di ottenere l’effetto contrario, generando stress e insoddisfazione.

Qualche accorgimento

Per sfruttare appieno il potenziale della comunicazione digitale, è essenziale porre attenzione su alcuni punti chiave.

Questi includono l’adattamento del tono al pubblico e al canale di comunicazione, la coerenza del messaggio attraverso diverse piattaforme, l’uso consapevole delle tecnologie digitali per ottimizzare l’efficacia della comunicazione, e la gestione attenta delle interazioni online per mantenere un dialogo aperto e rispettoso.

Chiarezza e precisione sono fondamentali. Utilizzare frasi brevi e concise, Utilizzare titoli e oggetti descrittivi per e-mail e messaggi, facilitando la comprensione immediata del contenuto, rileggere i messaggi per evitare ambiguità e strutturarli con paragrafi, elenchi puntati e intestazioni può migliorare la leggibilità.

Adattare il tono al canale e al pubblico di riferimento è altrettanto importante per garantire che il messaggio sia efficace e coerente nella comunicazione digitale. Ogni canale ha infatti le proprie convenzioni, tonalità e caratteristiche che lo rendono più adatto a specifici tipi di messaggi:

  • la e-mail serve per comunicazioni formali, dettagliate e documentabili
  • i social media sono eccellenti per la comunicazione informale, promozionale e per il coinvolgimento delle persone
  • le videoconferenze sono ideali per incontri interattivi e collaborativi, soprattutto quando la comunicazione faccia a faccia è necessaria
  • le chat aziendali sono perfette per la comunicazione istantanea e informale tra i membri del team.

In conclusione

La comunicazione digitale ha profondamente ridefinito le modalità di interazione tra individui e organizzazioni, introducendo nuovi termini e fenomeni linguistici come l’italiano digitato.

Gli strumenti digitali non solo facilitano la comunicazione, ma anche la collaborazione e l’interazione in vari contesti professionali e personali, migliorando così l’efficacia e l’efficienza delle comunicazioni e consentendo una gestione più fluida e produttiva delle informazioni.

Diventa, pertanto, cruciale per le organizzazioni e gli individui adottare e adattarsi a queste nuove forme di comunicazione per promuovere un ambiente di lavoro più dinamico e interconnesso.

Solo attraverso un’adeguata comprensione e un uso efficace di questi strumenti sarà possibile sfruttare appieno il potenziale della comunicazione digitale come mezzo di relazione e condivisione, garantendo un vantaggio competitivo e un miglioramento delle performance organizzative.