Coltivare e alimentare la Leadership
I manager del secolo scorso facevano corsi durante i quali il “guru” di turno spiegava e rispiegava come bisognava comportarsi per guadagnare la Leadership nei confronti dei propri collaboratori.
Migliaia di slide proiettate tentavano di descrivere con parole, schemi e citazioni colte, i concetti di Leadership.
L’obiettivo era quello di uscire dignitosamente da una ancor più vecchia convinzione che la Leadership fosse una caratteristica innata.
O si ha o non si ha.
E allora giù filmati di leader politici, militari, artisti di coloro che desideravano mantenere questo concetto di predestinazione genetica.
Per fortuna i tempi cambiano. E con essi le convinzioni.
Oggi la Leadership è uno stile manageriale da “coltivare”, alimentare, provocare.
Si tratta di un processo dinamico che segue la crescita del manager. Non più un regalo dei cromosomi degli antenati, ma un investimento sulla propria attività e sulla propria crescita professionale.
In questo contesto tutti i processi formativi si devono adeguare con proposte originali, emotive, evocative che, è stato dimostrato, sono le più efficaci in termini di apprendimento.
Una di queste, elaborata da Stra-le, è l’abbinamento delle caratteristiche della Leadership alle caratteristiche dei grandi vini italiani.
Progetto tanto intrigante quanto originale che meritava di essere testato.
E così, all’interno del proprio percorso formativo denominato Leadership Lab, troviamo uno spazio dedicato all’abbinamento Leadership-Vini.
Con il contributo di Sommelier professionisti, si è studiato un percorso degustativo di 5 grandi vini italiani abbinati alle 5 caratteristiche fondamentali della Leadership che sintetizzate in:
- MAKE THINGS HAPPEN
- EMOTIONAL FITNESS
- ENGAGE THE TEAM
- BUILD NETWORKS
- FOCUS&VISION
Il debrifing dei manager partecipanti, con il supporto del consulente Stra-le dopo ogni assaggio e dopo le spiegazioni del sommelier,apre intuizioni sorprendenti.
Ed ecco che, ad esempio, lo spumante subacqueo Abissi Bisson diventa il messaggero del “Come far accadere le cose”.
L’dea di far affinare il vino deponendolo in gabbie d’acciaio sul fondale marino a 60 m di profondità, diventa uno stimolo straordinario a cercare i parallelismi con le proprie attività professionali.
Ogni sfumatura descritta dal Sommelier diventa uno spunto di decodifica per un processo di miglioramento continuo delle proprie capacità di leader.
Così come gli altri 4 grandi vini proposti generano ulteriori e sofisticate riflessioni.
Nelle classificazioni dei vini il retrogusto è l’ultima caratteristica da giudicare prima di assegnare il voto conclusivo, calcolare il punteggio finale e chiudere la scheda di degustazione.
A tutti i manager che avranno la fortuna di partecipare a questo viaggio formativo resterà nel palato e nell’anima: un grande retrogusto di Leadership.
Rocco Pedatella

Rocco Pedatella

Ultimi post di Rocco Pedatella (vedi tutti)
- …e con un retrogusto di Leadership… - 19 Dicembre 2016
- Un collaboratore difficile: il caso di Alessio. - 2 Novembre 2016