Perché 30 ragazzi dedicano 2 sabati al problem solving?

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La motivazione di 30 giovani talenti

Il 16 e il 29 settembre abbiamo organizzato due giornate formative “speciali” sul problem solving per 30 giovani talenti, molti dei quali lavorano con nostri clienti o partner.

Le due belle giornate di settembre invitavano a fare altro, nonostante ciò l’impegno dei giovani è stato intenso, la partecipazione di tutti molto attiva.

Il seminario è costruito intorno ad una business simulation che lo rende molto coinvolgente, ma ciò non basta a spiegare l’entusiasmo di questi giovani.

In questi anni di cambiamento, negli incontri che abbiamo con i manager sul tema della Leadership viene spesso fuori il tema delle leve motivazionali.

Tema ben noto fino a qualche tempo fa nelle imprese manageriali, che si è un po’ perso in questi ultimi anni frenetici che ci hanno fatto regredire a “bisogni” più essenziali.

Oggi a molti manager non è chiara la distinzione tra motivazione estrinseca ed intrinseca e il fatto che i fattori igienici – quali ad esempio le condizioni economiche – non sono motivanti bensì demotivanti se mancano.

La partecipazione di questi ragazzi, molti dei quali già inseriti in primarie aziende quali Deutsche Bank, IntesaSanpaolo, GFT, Air Liquide, Crédit Agricole CIB, Foster Wheeler, Mondelēz, Enel, Carige, Fastweb, AGM, Imageware ecc.., è giustificata dalla loro motivazione intrinseca.

Non basta dare un incentivo ad un giovane che vuole crescere. Il desiderio di crescere di questi giovani va molto al di là della voglia di passare due sabati con gli amici e inoltre le modalità di questo corso sono molto coinvolgenti. I ragazzi si sono divertiti ed è scattata una competizione fra i gruppi per ottenere il risultato migliore.

Il problem solving

E’ chiaro a tutti che le competenze di problem solving fanno parte del bagaglio del manager di oggi e non sempre i giovani hanno modo di migliorare in questo ambito durante l’università, in più le imprese in generale investono meno sul loro sviluppo, rispetto al passato.

Fortunatamente non è il caso di molte aziende con cui lavoriamo, che hanno ripreso ad investire, capendo che la voglia di crescere per i giovani è il primo elemento di motivazione. Se volete attrarre e trattenere i giovani nulla è più incisivo che l’investimento sul loro sviluppo.

Infatti abbiamo appena terminato di svolgere questo seminario su una larga popolazione di un’impresa di servizi in ambito trasporto aereo e stiamo utilizzando la business simulation in partnership con una multinazionale della consulenza HR per una grande assicurazione sempre sui temi dello sviluppo.

Il seminario parte dalla individuazione e definizione del problema e arriva fino alla scelta delle soluzioni. I partecipanti, divisi in gruppi, hanno affrontato i problemi complessi posti dalla business simulation dovendo condurre per 4 anni simulati una software house con obiettivi in parte contraddittori. Tra una decisione e la successiva sono posti altri problemi individuali e di gruppo. Questo “allenamento” fa emergere i punti chiave di questo tema.

A questo link trovate un articolo sul corso di Giacomo Balestra, uno dei partecipanti, molto chiaro su cosa si sono portati a casa questi giovani.

superare-le-complessità-sul-lavoro-appunti-da-due-giacomo-balestra

Il seminario – gratuito – era aperto anche a giovani che hanno semplicemente visto questa opportunità e chiesto di partecipare. Tra questi abbiamo avuto un giovane ingegnere di un’azienda imprenditoriale di Verona, una giovane medico e, due studenti all’ultimo anno di università e un ragazzo calabrese appena laureato in cerca di lavoro.

Ripeteremo queste esperienze dedicate ai giovani, che pubblicheremo sul nostro blog Italymanager.com.

Per maggiori informazioni su questa “tecnologia” visitate il nostro sito alla pagina del problem solving o invia i tuoi dati con questo modulo richiedendo ulteriori informazioni sul corso di problem solving.