Mentoring is: a relationship between two parties, who are not connected within a line management structure, in which one party (the mentor) guides the other (the mentee) through a period of change and towards an agreed objective
(Practical Guide to Mentoring – D. Kay & R. Hind)
Gli esordi: l’Odissea
L’etimologia del termine inglese “Mentor” affonda le radici nella mitologia greca, precisamente nel poema omerico dell’Odissea. Mentore (Μέντωρ) era l’amico e consigliere fidato di Ulisse, che durante l’assenza di quest’ultimo, impegnato sul fronte troiano a combattere la grande guerra, si prese cura di suo figlio Telemaco, guidandolo nel percorso di crescita e di successione al trono.
Il significato di Mentoring è dunque essenzialmente legato alla figura di un consigliere esperto e indica l’attività di supporto e di condivisione della propria conoscenza che una persona con esperienza offre ad una più giovane in fase di formazione.
All’origine della parola Mentor vi è infatti quella di derivazione greco/latina Mens, che significa “mente”: mentore è dunque un pensatore, che in quanto tale, aiuta gli altri a pensare.
A mentor is a person who helps another to think things through.(Pask, 2004)
Omero padre del Mentoring?
Alcuni autori hanno sostenuto che la nostra concezione attuale di mentore non derivi dall’Odissea, ma dall’opera del 1699 di un autore francese, Francois Fenelon, intitolatala Les Adventures de Telemaque.
Francois Fenelon (1651-1715) è stato dapprima arcivescovo di Cambraie e, in seguito, precettore del Duca di Borgogna, giovane erede del Re Sole Luigi XIV.
Fenelon, allo scopo di dimostrare come fosse possibile – con l’aiuto di un mentore – imparare dall’osservazione degli eventi, nel suo romanzo delineò accanto al personaggio di Telemaco una figura di Mentor molto vicina a quella a cui siamo abituati a pensare oggi: una guida carismatica, un istruttore con grandi doti di leadership, “un altro padre“, che grazie alla sua esperienza e conoscenza, è in grado di indicarci la strada da percorrere, aiutandoci a sviluppare fiducia in noi stessi e insegnandoci ad allontanare la paura del fallimento.
Poiché Fenelon implicava che la Leadership potesse essere insegnata, il suo libro costituiva una minaccia per l’assolutismo monarchico e il principio giuridico che prevedeva la salita al trono per diritto divino. Fu per questo bandito da Cambrai per volere del re Luigi XIV.
Nonostante ciò, le Les Adventures de Telemaque divenne in Francia e in Inghilterra un best seller e ispirò, tra il ‘700 e l’800, molte opere educative.
Le caratteriste e i benefici del Mentoring espresse da Fenelon, ad esempio, influenzarono sicuramente Jean-Jacques Rousseau. Nel suo trattato educativo Emile (1762), il protagonista riceve una copia di Les Aventures de Télémaque come guida al suo percorso di formazione.
Anche qui Telemaco si conferma essere un modello di apprendimento, di crescita e di sviluppo sociale e personale.
Notizie dall’Inghilterra
Il termine Mentor è stato usato in lingua inglese per la prima volta da Lord Chesterfield che, in una lettera a suo figlio, descrive così il processo di sviluppo:
These are resolutions which you must form, and steadily execute for yourself, whenever you lose the friendly care and assistance of your Mentor. In the meantime, make a greedy use of him; exhaust him, if you can, of all his knowledge; and get the prophet’s mantle from him, before he is taken away himself.
Più tardi, Lord Byron (1788-1824) ha usato il termine “Mentor” in diverse poesie, per esempio The Curse of Minerva e Honoria in The female mentor, or, Select conversations, nella quale descrive il “mentoring femminile”, ringraziando Fenelon per aver aperto le porte della disciplina.
Cenni di pratica
Huang A. & J. Linch, nel libro “Mentoring: The Tao of Giving and Receiving Wisdom”, fanno risalire il primo modello di Mentoring alle procedure di successione generazionale applicate dai tre re cinesi Yao, Shun e Yum, tra il 2333 e il 2177 A.C, per formare l’individuo capace di assumersi la responsabilità di comando e di guida del Paese.
In Occidente, qualcosa di simile può essere rintracciato nell’impero romano al tempo degli Imperatori Adottivi, dal 96 d.C al 180 d.C, ma ancor prima nella figura di Seneca, precettore di Nerone e, nel mondo greco, in quella di Aristotele, che lo fu di Alessandro Magno dal 343 a.C. sino all’anno in cui il macedone succedette al trono.
Più tardi nel basso Medioevo ritroviamo la stessa funzione tra gli artigiani, mercanti ed avvocati che tramandavano i segreti della professione ai propri giovani apprendisti.
Come già detto, nella lingua inglese il termine Mentoring compare solo nel 1750: la pratica trova ampia diffusione nell’età industriale per poi diventar parte della realtà aziendale in epoca moderna.
L’importante ruolo che il Mentoring può giocare nella vita adulta è supportato da diversi studi condotti dalla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80.
Non solo un “gioco” da ragazzi
Il libro diventato di riferimento in tal senso è stato scritto nel 1978 da Daniel J. Levinson, The Season of Man’s life.
Intervistando 40 uomini, l’autore non solo scoprì che l’età adulta è scandita da tappe e periodi di transizione quanto quella dell’infanzia e dell’adolescenza, ma basandosi sui resoconti descrittivi delle esperienze di vita di questi uomini, Levinson evidenziò il ruolo cruciale che relazioni giocano nello sviluppo umano: in particolare, egli evidenziò quanto possa essere importante la relazione con un mentore, il quale viene descritto come una guida, un consigliere, uno sviluppatore di competenze che “facilita la realizzazione dei propri sogni (p.98)”.
Tutti questi studi hanno aperto la strada sia allo studio pionieristico di Kathy E. Kram, Mentoring at Work (1985), nel quale vengono delineati per la prima volta i diversi aspetti chiave delle relazioni di mentoring, le sue funzioni, le sue fasi ecc, sia a Everyone needs a mentor, sempre del 1985, in cui l’autore David Clutterback ha distinto per la prima volta le posizioni di Mentor e Mentee.
Bibliografia principale
- Bob Garvey Paul Stokes David Megginson, Coaching and Mentoring: Theory and Practice, Sage, 2018.
- Roger Pask, Barrie Joy, Mentoring – Coaching: A guide for education professionals, Open University Press, 2008
- The Blackwell Handbook of Mentoring: A Multiple Perspectives Approach-Edited by Tammy D. Allen and Lillian T. Eby, Wiley-Blackwell 2007
- David Kay, Roger Hinds, Practical Guide To Mentoring, Howtobooks, 2002

Matteo Manca

Ultimi post di Matteo Manca (vedi tutti)
- L’altra metà della mela: il Coaching - 17 Giugno 2020
- Mentoring: da Omero alle aziende - 17 Giugno 2020