Le idee innovative e la loro creazione

Le idee innovative e la loro creazione

Le imprese italiane, stanno attraversando un periodo di crisi e di difficoltà dettate in parte sia dal cattivo andamento, economico e finanziario del mercato domestico ed europeo sia dal rallentamento delle economie dell’area BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) che causa una decelerazione dell’economia globale.

Nel film  “The Crow”, del 1994 diretto da Alex Proyas, il protagonista diceva: “Non può piovere per sempre!”.

Ma come affrontare questo periodo di pioggia e come prepararsi alla fine di essa?

Una risposta potrebbe essere INNOVANDO, non solo i  prodotti e i servizi, ma anche i processi (commerciali, marketing, ecc..), soprattutto con l’avvento del web 2.0.

Ma da chi deve nascere l’idea innovativa?  L’innovazione deve essere una sfida che coinvolge tutti le persone che lavorano nell’impresa. Ogni persona, in relazione alle proprie capacità e competenze, deve avere la possibilità di dare il proprio contributo per rendere l’impresa più efficiente, più efficace e più attraente per i clienti.

Per permettere a tutti di partecipare all’idea creativa e quindi di dare il proprio contributo, gli imprenditori e/o il top management devono “aprire” dei canali ad hoc per recepire le idee, ad esempio attraverso colloqui individuali, brain storming, forum aziendali, ecc..

L’ultima frontiera dell’innovazione vede il coinvolgimento dei clienti nell’ideazione e progettazione dei nuovi prodotti e servizi.

Le fonti dell’idee innovative sono sempre più esterne all’azienda con la partecipazione attiva dei clienti, dei fornitori e più in generale dei partner dell’impresa (partner di canale, agenzie creative, fornitori, …)

Un caso esemplare è quello di Starbuks.

Starbucks, famosa catena americana di caffetterie fondata nel 1971, utilizza dal 2008 il suo blog come piattaforma globale di brainstorming.

I clienti presentano idee per nuove bevande, prodotti alimentari, pacchetti o disegni per i nuovi negozi.

Nel suo primo anno, il blog ha raccolto oltre 70.000 idee da parte dei consumatori, e nei suoi otto anni di vita, il sito ha ricevuto più di 220.000 idee di cui circa 400 sono state attuate da Starbucks.

Grazie all’utilizzo del blog, la società:

  • riceve idee gratuite;
  • interagisce direttamente con i clienti;
  • permette l’interazione tra gli stessi clienti che votano le idee migliori e forniscono dei commenti;
  • ottiene la validazione da parte dei clienti di un progetto di sviluppo;
  • monitora il “sentiment” dei clienti (il loro “stato d’animo” nei confronti della marca, dei nuovi prodotti ecc.)
  • incrementa la fidelizzazione.

La filosofia di questo caso è riassunto nella citazione di Matthew Guiste (Direttore del Global Social Media dal 2008 al 2011 in Starbucks): “Il momento migliore per innovare è durante una crisi “.

starbucks

Come scegliere l’idea giusta?

Una volta raccolte le varie idee, la fase successiva è di selezionare quella o quelle più affini alla strategia dell’impresa e soprattutto attuabili.

Infatti l’innovazione richiede un uso importante di risorse umane ed economiche, quindi prima di dare seguito ad un’idea, è necessario comprendere, se un progetto di innovazione:

  • è sostenibile da un punto di vista economico, organizzativo ed ambientale;
  • coinvolge un’area o diverse aree di applicazione (prodotti/servizi, processi, tecnologie, ecc..).

Queste valutazioni servono per  ridurre e prevenire i rischi al fine di  evitare progetti che potrebbero mettere in serio pericolo l’esistenza stessa dell’impresa.

Per queste analisi si utilizzano diverse tecniche e strumenti quali ad esempio la mappa dei rischi, l’analisi degli investimenti, la valutazione in termini di fattibilità ecc.

E dopo la valutazione? Si passa all’attuazione.

Il successo di un’impresa moderna è sempre più legato alla capacità di attuare progetti innovativi e di cambiamento, in tempi definiti, con competenze rare e complesse, con costi prevedibili.

Per questo la cultura e la capacità di project management sta diventando una competenza trasversale a tutti i settori anche in quelli che finora non avevano avuto questa necessità, ma questa è tutta un’altra storia.

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Claudio Colangelo

Claudio Colangelo, consulente di marketing e formazione manageriale. Dal 2006 in Stra-Le.

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