La differenza tra LUI e te

Michele, assistente del Direttore Marketing di una multinazionale, ha 35 anni. È considerato talentuoso e ci sono grandi aspettative nei suoi confronti.

“Michele, ma quanto ci metti a inserire quei dati! Devi imparare ad essere efficiente e a non perdere tempo!”…Michele, in silenzio, riflette su come sono andate le cose… la sua prima elaborazione è stata consegnata al suo capo una settimana fa e le modifiche da apportare le ha ricevute ieri sera alle 18…

Già… quando tu consegni in ritardo, sei lento ed inefficiente. Quando LUI consegna in ritardo… ha approfondito l’argomento.

Finalmente consegna il file, e il suo capo “Finalmente! Ora mi fai vedere quella presentazione di cui abbiamo parlato l’altro ieri?”, e Michele “non l’ho ancora finita. Ieri mi sono dedicato totalmente all’elaborazione dei dati per la riunione”. “Ma come? Il tempo lo si trova per le cose importanti…Se non hai voglia di farla, dillo subito così coinvolgo qualcun altro! Io ho mille cose da fare…”.

Già… quando non  trovi il tempo per un compito, sei pigro e svogliato. Quando LUI non lo fa… si è dedicato ad altre priorità.

Michele torna nel suo ufficio e coinvolge un bravissimo junior, Tommaso, per l’impostazione della presentazione. Arriva LUI: “Michele! Ma cosa fai? Il lavoro è delicato… Ho promesso al nostro Amministratore Delegato di presentarglielo entro venerdì. Avrei dovuto prepararlo io, ma sai che sono occupatissimo…Credevo ti interessasse crescere professionalmente! Devi imparare ad assumerti la responsabilità dei tuoi lavori…non mollare ad altri…Ho delegato te, non Tommaso!”.

Già… quando tu coinvolgi un collega, “sbologni”. Quando lo fa LUI… delega.

Michele si mette al computer per lavorare sulla presentazione…”Michele!!!!!!! Ma c’è un errore in questi numeri!!!!!!! DEVI controllare!!!! Capito? CONTROLLARE!!! “. Cercano insieme di risalire all’origine dell’errore e scoprono che è nella fonte che LUI ha consegnato; e LUI, sorridendo:”Già, d’altronde chi non sbaglia Michele? Chi non lavora…”.

Già… quando tu fai un errore, sei un incompetente. Quando sbaglia LUI… è umano.

Giornata difficile…Michele si concede un caffè alla macchinetta e scambia due chiacchiere con alcuni suoi colleghi che gli chiedono un parere su come impostare un progetto…neanche due minuti e arriva LUI “Michele! Sempre a perdere tempo…ricordati che sto aspettando la presentazione di cui abbiamo parlato…”. Saluta i suoi colleghi e torna in ufficio. Dopo alcuni minuti si accorge di aver dimenticato il cellulare alle macchinette. Torna e LUI è ancora lì che sta intrattenendo i colleghi con aneddoti divertenti.

Già… se tu ti confronti con i colleghi sei un perditempo, se lo fa LUI… “fa team”.

Finalmente la giornata si sta concludendo. Michele, prima di salutare, ricorda al suo capo che l’indomani mattina arriverà in ufficio un’ora dopo perché ha quell’appuntamento dall’ortopedico da mesi pianificato e lui: “Ma come, proprio domani? Con tutto il lavoro che abbiamo da fare? Proprio domani che andrò via nel primo pomeriggio per rilassarmi un po’ con i miei figli ! Se proprio non puoi fare diversamente…”

Già… se tu ti prendi un’ora di permesso, non hai voglia di lavorare. Se LUI si prende un pomeriggio, ha bisogno di riposo, lavora troppo.

Michele tra la stanchezza e la frustrazione, lo guarda negli occhi e gli dice: “Senti, se non sei soddisfatto del mio lavoro…dimmelo, ne parliamo…ho la sensazione che qualsiasi cosa io faccia sia sbagliata!” e LUI: “Michele! Mi sorprendi! Tu sei un ragazzo di talento! Pretendo da te molto perché sono convinto che tu abbia un grande potenziale!Io credo in te e ti sto dando opportunità di crescita…dovresti essere contento!  “.

Già… se tu ti senti frustrato, stai sbagliando. In realtà, LUI ti sta semplicemente motivando…

 

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Paola Chiartelli

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