Formazione a distanza. Tips & Tricks 4

HowTo: progettare un corso di formazione on-line

Definire gli obiettivi

Per progettare un corso di formazione on-line si parte esattamente dalle stesse domande necessarie per progettare un corso tradizionale.

Prima domanda: a chi è rivolto il corso?

Seconda  domanda: cosa devono apprendere le persone che frequenteranno il corso? Quali conoscenze, competenze, capacità?

Terza domanda: quale livello di capacità si punta a raggiungere e come si misurerà l’apprendimento ? (ne abbiamo parlato anche qui).

È quindi fondamentale definire gli obiettivi di apprendimento che si pone il corso, tenendo sempre presente contenuti e partecipanti.

Bisogna ribadire questo aspetto perché negli ultimi anni si tende sempre più a scambiare la formazione con l’intrattenimento. Spesso – soprattutto a livello aziendale – ci si preoccupa più del “divertimento” dei partecipanti che del loro apprendimento.

Sono due obiettivi diversi. Che hanno risposte diverse.

Prendiamo ad esempio un corso di “guida sicura”: a livello aziendale, può avere un obiettivo di apprendimento per tutti coloro che fanno della guida la loro professione o un obiettivo di intrattenimento per un team che deve celebrare un risultato importante.

Entrambi obiettivi legittimi, ma diversi. La formazione risponde (o dovrebbe rispondere) a obiettivi di apprendimento.

La formazione deve essere efficace, può essere divertente, ma non dimentichiamoci che il suo scopo primario è quello dell’apprendimento. Rendere divertente l’apprendimento di certe normative (obbligatorie) è una sfida persa in partenza e forse sbagliata.

Renderla efficace è lo scopo di un progettista capace.

Scegliere gli strumenti più adatti

La formazione a distanza mette a disposizione dei progettisti strumenti di incredibile efficacia, così come pone vincoli e limiti molto importanti. Ad esempio, rispetto alla “modalità tradizionale”, può risultare più difficoltoso – attenzione, non impossibile –  suddividere in sottogruppi un’aula, dunque separarli e gestirli contemporaneamente (vedi tips & tricks).

Sono a disposizione dei progettisti numerosi “arnesi” per comporre un corso on-line.

Questi arnesi vengono chiamati Learning Object: l’insieme di alcuni Learning Object compone un corso. Ne citiamo alcuni: video lezione registrata, animazione, compito on-line, test, caso seguito da forum per scambiare opinioni, lettura di approfondimento, etc.

Ciascun Learning Object ha delle sue specifiche caratteristiche (sincrono o asincrono, durata, costo, …) e sarà più o meno efficace a seconda dello scopo formativo.

Facciamo un esempio. Se devo migliorare le capacità di decisione, una simulazione può essere più efficace di un caso. Ma il caso è più efficace se devo allenare le capacità di analisi. Il caso sarà probabilmente meno costoso di una simulazione.

Si può costruire una tassonomia utile per la progettazione con i diversi LO (Learning Object), le loro caratteristiche (tempo, modalità di realizzazione, costi, …) e la loro efficacia a seconda dello scopo formativo (approfondire, capire cosa, capire come, allenare, ingaggiare…). Attenzione, però, a non limitare la creatività attenendosi in modo rigido alle raccomandazioni di queste tassonomie.

Sei regole di progettazione

Alcuni suggerimenti validi per la progettazione prima di decidere quali LO utilizzare per il vostro corso.

SCOMPORRE. Nella formazione on-line è ancor più necessario scomporre il più possibile in parti specifiche il vostro corso. Queste parti, di solito denominate unità didattiche, hanno un preciso scopo formativo e fanno leva su una o più modalità di apprendimento.

Nella formazione on-line una buona regola potrebbe essere che ciascuna unità didattica farà riferimento ad un solo LO.

SEMPLIFICARE  e FOCALIZZARE. Ridurre ed eliminare tutto ciò che non è essenziale all’apprendimento e ridurre ove possibile i tempi. Se i tempi non sono comprimibili (ad es. la formazione obbligatoria in tema di sicurezza sul lavoro), è necessario scomporre il più possibile il corso in piccole parti, possibilmente autonome.

INTERAGIRE e COINVOLGERE. Intervallare le parti teoriche con parti pratiche e interattive per mantenere alta l’attenzione e la motivazione. Fare interagire i partecipanti  fra loro (ad esempio con forum on-line o con room e lavori in sottogruppi durante le sessioni sincrone).

MIXARE. Usare diverse modalità. Utilizzare modalità sincrone e asincrone nel medesimo corso. Mischiare modalità tradizionali a modalità on-line.

Alcune precisazioni: non è detto che – ai fini dell’apprendimento – forme (o LO) più “spettacolari” siano più efficaci di modalità più semplici (pensiamo a video lezioni registrate, ad esempio). Ho seguito dei corsi composti solo da video lezioni registrate (di docenti molto bravi) molto ben progettati, molto efficaci e anche molto interessanti e coinvolgenti. Diversamente, ne ho abbandonati altri con attori professionisti che si cimentavano in video ben fatti, ma superficiali e poco efficaci.

Alcune “scuole di pensiero” ritengono che ogni LO debba per forza vivere in modo autonomo. Anche questa è una forzatura. Può essere una buona regola per alcuni scopi e circostanze e pessima in altre.

Avere delle linee guida e indicazioni di come e quando usare i diversi LO è utile, ed è anche utile avere delle raccomandazioni di come costruire un LO, ma ritenere le linee guida delle regole immodificabili è un errore.

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Stefano Pivi

Esperto di management, MBA. Amministratore Stra-Le.

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