Dopo il nostro articolo che raccoglieva alcuni dati di ricerche su questo tema, abbiamo voluto intervistare alcuni giovani talenti.
Innanzitutto i talenti del 2017 sono molto diversi da quelli delle precedenti generazioni. Hanno capito che devono contare molto di più su sé stessi. Il contesto in cui sono nati e cresciuti (spesso privilegiato) non facilita più un forte sviluppo professionale come per le precedenti generazioni.
Non possono più ipotizzare né pianificare una carriera lineare, assicurata in passato dalle grandi imprese multinazionali.
Le competenze che contano
L’employability è la competenza regina, insieme all’autonomia e alla capacità di affrontare e risolvere problemi di ogni natura.
Cosa si aspettano dal mondo del lavoro? Che le imprese investano su di loro. Sulla loro formazione, sul loro sviluppo. Non si aspettano più sicurezza, stabilità e protezione.
Lasciamo loro la parola, giovani italiani, con prospettive e lavori molto diversi fra loro. Seguono le loro passioni distanti da quelle della mia generazione (baby boomers). Lavori che non riusciamo nemmeno a comprendere completamente né a capirne il potenziale, ma di possibile grande successo.
Stefano Pivi
Ultimi post di Stefano Pivi (vedi tutti)
- 10 squadre per l’innovazione - 4 Ottobre 2023
- Percorso gratuito sull’innovazione - 19 Settembre 2023